Reazioni positive alla proposta del Direttore
La cittadinanza ha reagito positivamente alla proposta del Direttore dell’Osservatorio di Teramo, Prof. Roberto Buonanno, relativa all’utilizzo dei fondi del Masterplan.
Selezionando con il mouse il titolo del presente post si accede al contenuto di alcune email pervenute al Direttore (per ovvii motivi di privacy sono stati oscurati i mittenti)
22 Novembre 2016
Buongiorno Professore,
leggo appena adesso questa notizia sulla stampa… e la cosa mi ha riempito di gioia!
La ringrazio infinitamente per questa bellissima notizia!
28 Novembre 2016
Caro Direttore,
complimenti per l’iniziativa che finalmente vede l’interesse della
cittadinanza al centro dell’attenzione.
Le sono davvero riconoscente e aspetto che la politica di Teramo dia
una risposta a quanto Lei propone.
Cordialmente
30 Novembre 2016
Gentile Prof. Buonanno,
sono un cittadino teramano legato alla propria città ed all’osservatorio di cui Vincenzo Cerulli, con grande generosità, volle farle dono in tempi molto diversi da quelli in cui viviamo.
Le scrivo per manifestarle il mio appoggio, e la mia gratitudine, a proposito della proposta rivolta al sindaco di Teramo affinché utilizzi i fondi europei del Masterplan per realizzare un planetario all’interno del parco della Spècola.
Pur avendo conosciuto Teramo in un momento di forte crisi d’identità, con questa proposta, Lei ha dimostrato di aver colto lo spirito della città, rivelando un attaccamento ad essa che è difficile riscontrare (se non a parole) in molti dei miei concittadini. La salvezza della città passa anche da quella del suo osservatorio. Seppur con una connotazione specificamente scientifica, infatti, quest’istituzione ne ha rappresentato, sin dalla nascita, una sintesi storica. A cosa avrebbe dovuto Vincenzo Cerulli la possibilità di realizzare un centro di ricerca privato se non alla ricchezza agraria derivante alla propria famiglia dal territorio in cui viveva da secoli? E, verosimilmente, a cosa avrebbe dovuto, da uomo di scienza, lo stupore per la natura ed il cosmo se non ai paesaggi aspri e maestosi del nostro territorio?
Ho l’impressione che la morte della città, oltre che per cattiva amministrazione, abbia una natura programmata, forse con l’intento di privilegiare luoghi diversi da Teramo, ove poco si è interessati a tener conto di questa piccola ma nobile storia.
Infine, condivido pienamente l’idea che l’incontro tra umanesimo e scienza, a cui Lei accenna nella proposta al sindaco, potrebbe aiutare questa piccola realtà a risollevarsi da una crisi predestinata. Avrei anch’io qualche idea a tal proposito, ma sarebbe inopportuno esporle in questa sede.
Pertanto, scusandomi per il fervore e ringraziandola nuovamente per la sensibilità dimostrata verso un’istituzione preziosa qual è l’osservatorio di “Collurania”, le invio saluti molto cordiali.