Nov 15

Immagini straordinarie di cinque galassie dal telescopio VST in Cile

Pubblicate oggi le eccezionali immagini di cinque galassie dell’universo locale, riprese con il telescopio italiano VST (VLT Survey Telescope) gestito da INAF, che si trova sul Cerro Paranal in Cile presso l’osservatorio dell’ESO (European Southern Observatory). Le immagini mostrano le cinque galassie nei minimi dettagli, immortalandone la forma, i colori e la distribuzione spaziale delle stelle fino a grandi distanze dal nucleo centrale. Sono: la galassia irregolare NGC 3109 e la irregolare nana Sestante A, che si trovano ai confini del Gruppo Locale di cui fa parte anche la Via Lattea, distanti circa quattro milioni di anni luce da noi; la splendida galassia a spirale nota come Girandola del Sud (chiamata anche NGC 5236 o M83) e la irregolare NGC5253, rispettivamente, a circa quindici e undici milioni di anni luce; e infine la galassia a spirale IC5332, che dista circa trenta milioni di anni luce, la più lontana del gruppo.

Queste galassie fanno parte di un campione di 27, osservate nell’ambito della survey VST-SMASH (VST Survey of Mass Assembly and Structural Hierarchy), un progetto guidato da Crescenzo Tortora, ricercatore dell’INAF OA Napoli. Queste osservazioni aiuteranno a comprendere i meccanismi complessi che portano alla formazione delle tante e diverse galassie che popolano il cosmo.

Il gruppo di lavoro, di cui fa parte anche Michele Cantiello, ricercatore dell’INAF OA Abruzzo, ha presentato i primi risultati in un articolo pubblicato sulla rivista The Messenger dell’ESO (vai all’articolo). In particolare, i ricercatori dell’INAF OA d’Abruzzo coinvolti nel progetto VST-SMASH guidano il team che si dedica allo studio degli ammassi globulari nelle galassie del campione.

La galassia a spirale IC5332, che si trova a circa 30 milioni di anni luce da noi, ripresa dal telescopio italiano VST all’Osservatorio ESO sul Cerro Paranal, in Cile. Crediti: INAF/VST-SMASH/C. Tortora et al. (2024)
Al centro dell’immagine: la galassia a spirale IC5332, che si trova a circa 30 milioni di anni luce da noi, ripresa dal telescopio italiano VST dell’Osservatorio ESO sul Cerro Paranal, in Cile. Crediti: INAF/VST-SMASH/C. Tortora et al. (2024)

Spiega Cantiello: «Il VST, con il suo grande campo di vista, è uno strumento ideale per studiare le strutture mareali risultato di cannibalizzazioni (merging) minori, in quanto —come abbiamo già dimostrato con le due survey VEGAS e Fornax Deep Surveys a cui abbiamo partecipato in precedenza— è in grado di raggiungere profondità superficiali di circa 29–30 mag arcsec⁻². Con la campagna osservativa VST-SMASH intendiamo fornire il primo censimento sistematico delle strutture mareali fino a brillanza superficiale ~29–30 mag arcsec⁻², nel campione di 27 galassie osservabili dall’emisfero sud e distanti entro 30 milioni di anni luce. Gli obiettivi principali della campagna osservativa riguardano, fra le altre cose, il rilevamento e l’analisi delle strutture mareali a bassa brillanza superficiale, la mappatura dei colori degli aloni galattici, la caratterizzazione delle popolazioni stellari di campo nelle galassie e l’identificazione e lo studio degli ammassi globulari (raggruppamenti di stelle) nelle galassie. Sappiamo che questi “grumi di stelle” sono presenti in tutti i tipi di galassie, dalle nane alle giganti, e sono tra le strutture più antiche dell’Universo. Insieme alle strutture mareali, sono indicatori utili per lo studio della storia di formazione delle galassie che li ospitano. Le loro proprietà (distribuzione spaziale, colore, funzione di luminosità, …) offrono la possibilità di comprendere gli eventi che hanno modellato gli ambienti galattici.»

Leggi il comunicato stampa di Mediainaf, con le immagini delle cinque galassie

 

Immagine del titolo: La galassia a spirale Girandola del Sud (NGC5236 o M83), ripresa dal telescopio italiano VST sul Cerro Paranal (Cile). Crediti: INAF/VST-SMASH/C. Tortora et al. (2024).

 

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