Oggi è stato pubblicato sulla rivista internazionale di astronomia Astronomy & Astrophysics un articolo dal titolo Effects of a revised 7Be e-capture rate on solar neutrino fluxes

In questo lavoro, i ricercatori dell’INAF-Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, in collaborazione con colleghi del Gran Sasso Science Institute, dell’INFN-Laboratori Nazionali del Gran Sasso e dell’Università di Perugia e Camerino, hanno utilizzato una descrizione più realistica delle condizioni fisiche all’interno del Sole per determinare il flusso di neutrini atteso sulla Terra. I neutrini sono particelle elementari subatomiche che interagiscono molto debolmente con la materia. Nel caso del Sole, essi vengono prodotti nei processi di fusione nucleare attivi al centro della nostra stella e viaggiano indisturbati fino a noi.

Il numero di neutrini provenienti dal Sole può essere stimato teoricamente mediante un modello che ne descriva le proprietà fisico-chimiche. Il modello sviluppato dai ricercatori dell’INAF-OAAb è risultato essere molto accurato, poiché riproduce con elevata precisione le misure del flusso di neutrini prodotti dal decadimento del 8B effettuate dal Sudbury Neutrino Observatory.

Luciano Piersanti