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Tags: Cosmologia Fisica Fondamentale Onde Gravitazionali Tecnologia
Posted by: Staff
Date: Lug 1, 2021
Approdato tra il grandi d’Europa l’Einstein Telescope
L’ European Strategy Forum for Research Infrastructure (ESFRI) ha inserito l’Einstein Telescope (ET) tra le grandi infrastrutture di ricerca d’Europa di punta del prossimo futuro. Con questa decisione, l’organismo europeo ha approvato e deciso di sostenere la realizzazione del più grande e sensibile telescopio di onde gravitazionali mai realizzato, in grado di aprire orizzonti completamente nuovi nell’osservazione dell’universo.
La candidatura dell’Einstein Telescope a ESFRI era stata sottomessa lo scorso 9 settembre dal Ministero dell’università e della ricerca (Mur) italiano a nome della collaborazione internazionale ET (leggi la notizia). L’Italia, con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è capofila del progetto, insieme ai Paesi Bassi. Importante è la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), insieme all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, le università di Cagliari e di Sassari.
L’Einstein Telescope è un ambizioso progetto che prevede la costruzione di un osservatorio pionieristico di terza generazione per la rivelazione di onde gravitazionali, con una sensibilità che consentirà di esplorare una porzione di universo di gran lunga maggiore rispetto agli strumenti attuali.
«L’approvazione ufficiale da parte di ESFRI è un grande risultato per il progetto ET», dichiara Enzo Brocato direttore dell’INAF-OA Abruzzo e membro dello Steering Committee di ET. «L’OA Abruzzo è direttamente coinvolto nel progetto, contribuendo allo sviluppo degli aspetti scientifici, grazie alla lunga esperienza maturata nello studio delle contro-parti elettromagnetiche delle sorgenti di onde gravitazionali, con il progetto GRAWITA, in collaborazione con le grandi strutture di rivelazione di onde gravitazionali, LIGO e Virgo. Le performance attese di ET, combinate con la strumentazione astronomica da terra e dallo spazio di elevato livello tecnologico a disposizione di INAF, costituiranno la base per ottenere nuove ed eccezionali scoperte nell’ambito dell’astrofisica e della fisica fondamentale.»
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