Ott 1

Fotoni, neutrini, onde gravitazionali: tre “messaggeri” per scoprire l’universo

L’astronomia multi-messaggera è uno dei fronti più caldi della ricerca astrofisica; rappresenta lo studio delle sorgenti celesti mediante messaggeri –ovvero portatori di informazioni– di diversa natura fisica: i fotoni (la luce), le onde gravitazionali e le particelle elementari, come ad esempio i neutrini.

Acme, acronimo di Astrophysics Centre for Multimessenger studies in Europe, è un progetto che l’Unione europea ha finanziato con 14.5 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon Europe. Il progetto, che coinvolge ricercatori da 40 istituzioni di 15 paesi, migliorerà la collaborazione tra la comunità astrofisica e quella particellare, andando a studiare più in dettaglio i fenomeni astrofisici attraverso i tre messaggeri: fotoni, onde gravitazionali e neutrini. Ognuno di essi fornirà un’informazione diversa e complementare sullo stesso evento astronomico, permettendoci di costruire un quadro molto più dettagliato del fenomeno che li ha prodotti.

Tra le numerose strutture INAF coinvolte nel progetto anche l’Osservatorio d’Abruzzo e i telescopi di Campo Imperatore, per le osservazioni nell’ottico-infrarosso.

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Immagine del titolo: Dall’alto, le cupole dei due telescopi INAF di Campo Imperatore, un braccio dell’interferometro Virgo e un rivelatore di neutrini del progetto Km3NeT: tre strumenti per la rilevazione, rispettivamente, di fotoni, onde gravitazionali e neutrini. Crediti: INAF; Ego/Virgo; INFN

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